Alex Bartoli, giornalista, blogger e scrittore

Non è un piacere la lettura, non per me, almeno. È una necessità. Un dovere. Il mio linguaggio quotidiano è poco forbito e per giunta tende a inaridirsi. Le frasi poco per volta si complicano, tanto che per evitare strafalcioni o, peggio, ancora, costruzioni lessicali ridicole e spericolate, mi rifugio sul classico, taglio il superfluo, vado sul sicuro e arrivo ai monosillabi o poco più. Oggi sole, domani chissà. Visto film al cinema, bello. Scritto o orale non fa differenza, arrivo al punto in cui la penna addirittura inciampa sul foglio e si “mangia” delle lettere. 

Ecco, qui subentra l’urgenza, la necessità, il dovere di rifugiarmi in un libro, per “rubare”, copiare e prendere ispirazione da termini, frasi, modi di articolare i pensieri e di trasformarli in qualcosa di tangibile. Una medicina, insomma. Che comunque posso scegliermi per argomento. Leggo e rimango “folgorato” dalla sostanza, dalla trama, ma anche e soprattutto dalla scorrevolezza del testo e dal modo in cui l’autore “risolve” il modo di mettere nero su bianco i proprio pensieri. 

Prendo ispirazione, rubo, poco per volta riacquisto fiducia nella mia capacità di esprimermi compiutamente…e alla fine del libro sono di nuovo in grado di camminare con le mie gambe, di dire che oggi c’è il sole e domani chissà cosa potrebbe riservarci il cielo, che ho visto un film (una pellicola, massì esageriamo) e che mi è piaciuto. Oh, intendiamoci, non sempre la medicina è buona. Capita anche di imbattermi in scritti di una pesantezza rara, nella forma e nella sostanza.

Ma l’effetto è lo stesso. Leggo, mi annoio, sbadiglio, prendo in giro l’autore, penso che io, scrittore per hobby, saprei fare meglio, chiudo il libro e in un solo istante riacquisto la capacità di esprimermi, ben al di là del trittico della salvezza “soggetto- predicato-complemento”, salvo poi rituffarmi nello scaffale di una libreria una volta esaurita la verve. Perché il carburante prima o poi finisce, questo è certo.
Leggere non è una scelta, è la pompa di benzina del mio modo di esprimermi.

Giornalista, scrittore, vive a Reggio Emilia, scrive di cinema e di sport, gioca a calcio, racconta belle storie. Sono libri, sono post del suo blog.